Ultimo numero pubblicato
Rivista VOLO A VELA n. 402
In distribuzione postale l'ultimo numero pubblicato dal CSVVA (editore, Centro Studi del Volo a Vela Alpino). ABBONATI
SOMMARIO n. 402
- Editoriale: Iniziative dei club
- Notizie in Breve
Leggi tutto...
IO VOLO - IO SONO SOLO, con Elena e Nicola Fergnani
In volo si è soli. Spesso ci si giudica altre volte ci si perdona tutto. Il peso delle nuvole e dei sogni grava tutto sulle nostre spalle. Il volo aiuta...
Vai al filmIO VOLO - IO E IL TUTTO, con Leonardo Brigliadori
Volare significa avere un rapporto speciale con il cielo. Il pilota sperimenta più spesso di chiunque altro una vicinanza totale ed assoluta con la natura,...
Vai al filmIO VOLO - IO SONO COSCIENTE, con Margherita Acquaderni
Nella nostra società la morte è una parola bandita sostituita goffamente da termini come “scomparsa”.Il volo ha sempre a che fare con la morte, è una...
Vai al filmIO VOLO - IO CE LA FACCIO, con Luciano Avanzini
Avere un obiettivo in mente permette, tanto nel volo quanto nella vita di tutti i giorni, di superare gli ostacoli che ci arrivano da fuori e da dentro di...
Vai al filmIO VOLO - IO MI COMMUOVO, con Alberto Consolini
Ci sono tanti vecchi piloti paurosi. I temerari, in genere, non diventano vecchi.Dagli errori degli altri si impara, nel volo come nella vita, che la fortuna...
Vai al filmIO VOLO - IO HO PAURA E MI FERMO QUI, con Corrado Costa
Un pilota così come ognuno di noi, deve fare i conti prima o poi con l’insuccesso. Fallire porta con sé il desiderio della rivincita. Fallire è una fortuna e...
Vai al filmIO VOLO - IO PARTO E MI FERMO LONTANO, con Stefano Ghiorzo
A volte quel che accade ti costringe a cambiare i tuoi piani, altre volte tutto va esattamente come avevi previsto.Nel volo, come nella vita, non si decolla...
Vai al filmIO VOLO - IO HO DEI DUBBI, con Giancarlo Grinza
Quando si vola il vento è relativo. La percezione del mondo che si ha da un aliante è spesso ingannevole ed in questo somiglia alla vita: non esiste un solo...
Vai al filmIO VOLO - IO NON MI FERMO, con Riccardo Brigliadori
Nel volo nulla è lasciato al caso eppure l’imprevisto è dietro l’angolo. Arriva sempre il momento in cui bisogna prendere delle decisioni senza essere del...
Vai al filmIO VOLO - 1. IO LO POSSO CAPIRE, con Alberto Sironi
Nel volo come nella vita è importante sforzarsi di prevedere il futuro, proiettarsi in là nel tempo e nello spazio.La storia di un campione di volo a vela e...
Vai al filmFormazione e Tecniche di Pilotaggio Avanzato
In seguito alla conclusione della partnership FFVP-NetCoupe, la NetCoupe non sarà più rinnovata per la stagione 2025, dopo 24 anni di una magnifica avventura.
UN PO' DI STORIA
Dal 1960 con Coupe Fédéral, la FFVP (Fédération Française de Vol en Planeur) ha animato il volo a vela sportivo nei club francesi.
Nel 2001, la NetCoupe l’ha trasformata portandola su Internet, con classifiche in tempo reale, condivisione e visualizzazione dei file di volo.
Ora - a partire dalla stagione 2025 - la Coupe Fédérale migrerà sulla piattaforma WeGlide, già utilizzata da migliaia di piloti di aliante e per il Campionato di Francia dei Club FFVP.
Leggi tutto: Migrazione su WeGlide della Coupe Fédérale (FFVP)
I contenuti audio trattano di velivoli e della loro tecnologia, ma si parla anche di:
- addestramento,
- sicurezza,
- traino aereo,
Leggi tutto: THE THERMAL podcast: puntate/episodi audio caricabili
In altre parole è uno strumento potente per offrire risposte, risolvere problemi e per aiutare ad essere più efficaci.

Per curiosità abbiamo chiesto a Chat GPT: Come si fa a diventare un campione di volo a vela ?
A Voi giudicare ...
QUI sotto la RISPOSTA
Diventare campione di volo a vela richiede:
- dedizione,
- passione e
- impegno costante.
Ecco alcuni passaggi generali per intraprendere questo percorso:
Inizia con le lezioni di volo
Trova un club di volo a vela o un'organizzazione che offra lezioni di volo a vela. Inizia con un istruttore qualificato che ti insegnerà le basi del volo a vela, inclusi i controlli di volo, le procedure di decollo e atterraggio, e la navigazione.
Ottieni una licenza di pilota
Dopo aver completato un corso di formazione di base, dovrai ottenere una licenza di pilota di volo a vela. Questo coinvolge un addestramento pratico e teorico e superare un esame.
Acquisisci esperienza
Dopo aver ottenuto la tua licenza, è importante accumulare ore di volo e acquisire esperienza pratica. Partecipa a voli di addestramento, esercitati in diverse condizioni meteorologiche e affina le tue abilità di volo.
Leggi tutto: Come diventare un campione di Volo a Vela secondo l'IA
Lo sport del volo a vela tedesco gode di grandi successi nei concorsi internazionali, non ultimo grazie a metodologie di addestramento e formazione collaudate.
In sinergia con specialisti di varie discipline, il capo allenatore della nazionale, Wolli Beyer, ha consolidato questi approcci collaudati in una sistemazione e struttura fondamentali, elaborando così una nuova concezione di base per l'istruzione all'interno del DAeC.

Leggi tutto: Manuale per l'addestramento al volo a vela di distanza: Wolli Bayer, Bundestrainer DAeC

Anche nel 2024 la Segelflugschule di Oerlinghausen offre sulla base di Caiolo (LILO, Sondrio) il tradizionale addestramento al volo a vela in montagna per 8 settimane a partire da lunedì 4 marzo 2024.

L'offerta di volo in aliante sulle Alpi è rivolta a piloti con esperienze di ogni livello.
Le attività vanno dalla semplice circolazione in circuito ai voli in termica, onda fino ai voli di lunga distanza:
Leggi tutto: A Sondrio la scuola di volo in montagna di Oerlinghausen (D)

Per migliorare nel volo a vela è importante avere un allenatore, cioè una persona competente che ci dica come possiamo migliorare.
Purtroppo molto spesso c'è nessuno accanto ad aiutarci.
Per superare - almeno in parte - a questa necessità WeGlide ha annunciato una nuova funzione: Coach (in inglese = trainer/allenatore).

Coach fornisce dati e suggerimenti e lo si può provare gratuitamente per 2 settimane: https://www.weglide.org/plans/premium-trial
L'utente deve solo inserire:
- la polare del velivolo e
- il carico alare
Coach risponde a diverse domande con grafici e valori.
Per esempio:
- stiamo volando troppo lentamente o velocemente?
- abbiamo lasciato per tempo le salite?
- le virate dovevano essere più strette?
- il carico alare è corretto?
Leggi tutto: WeGlide COACH: un ALLENATORE per il volo a vela
Curare la propria forma psichica conta oggi più che l’allenamento fisico e studi specifici indicano che incide sui risultati per ben il 70%.

Per questo motivo i piloti di un certo calibro (soprattutto in Formula 1) puntano molto sul “mental training” per ottimizzare il rendimento del proprio cervello attraverso specifici esercizi di:
- concentrazione,
- coordinazione,
- reattività,
- flessibilità mentale,
- multitasking
(=> e non è importante a che livello si pratichi uno sport).
Ciò permette di eseguire compiti difficili con il minimo dispendio energetico mentale, anche in situazioni di forte pressione psicologica.
Sempre secondo vari studi condotti da esperti del settore i piloti, così come gli atleti più vincenti, sono in grado di distinguersi particolarmente nel mondo del lavoro perché possiedono un’estrema efficienza cerebrale.
In particolare riescono ad eseguire compiti difficili con il minimo dispendio energetico mentale anche in situazioni di forte pressione psicologica.
In persone “normali” lo stress eccessivo comporta una riduzione dell’attenzione e di conseguenza un ritardo nelle decisioni che devono essere prese in maniera rapida.
Questo però non accade in coloro che allenano la loro mente per controllare al meglio la tensione.
Anche ciò che pensiamo diventa a priori determinante ai fini della prestazione sportiva. Non è sempre vero che il nostro più grande avversario è impossibile da superare: a volte basterebbe eliminare gli ostacoli che la mente ai nostri obiettivi per scoprire che sarebbe bastata solo una diversa traiettoria e un po’ più di self confidence.
Il lavoro di “mental training” in un atleta aumenta la capacità concentrazione, migliora i tempi di reazione e soprattutto incrementa la consapevolezza nelle proprie capacità.
Spesso, però, un pilota si concentra molto su come migliorare il proprio mezzo, ma trascura come potrebbe migliorare le proprie performance.
Ma si può dire che i piloti d'aliante siano più intelligenti ?
Qui sotto un link con la risposta => in FRANCESE e in INGLESE

INDICE dei CONTENUTI
- L’intelligence et la performance
- Compétences, décision et sécurité
- Intelligence et relation au temps
- Bien réfléchir, vite et souvent
- La sollicitation de l’intelligence
- L’intelligence s’éduque

Pre-iscrizioni: entro maggio 2023 via email a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Tipo di corso: vedasi EASA SFCL.330 FI(S)
Requisiti di partecipazione: vedasi EASA SFCL.320 - Certificato FI(S) - Prerequisiti e requisiti
Periodo: seconda metà di ottobre 2023
Località: c/o aeroclub ACAO, LILC - Varese (VA)
Durata: 2 settimane
Una volte ricevute le pre-iscrizioni, i candidati verranno contattati per informazioni riguardo:
-costi,
- modalità e
- date precise
in cui verrà effettuato il corso.
fonte: Aero Club Adele Orsi (ACAO)
Lungolago di Calcinate 45, 21100 Varese
tel. 0332 310073

E' uno dei "segreti", non facile da insegnare.
Sappiamo che il maggior miglioramento della nostra velocità media è diretta conseguenza della velocità media di salita, ma come possiamo esercitarci per raggiungere questo obiettivo?
In realtà, una volta individuata e centrata una termica:
- la maggior parte dei piloti sale più o meno alla stessa velocità e
- la maggior parte degli alianti hanno prestazioni molto simili (contrariamente a quanto si crede).
Ma allora:
- che cosa fanno i piloti veloci che gli altri non fanno?
- cosa cercano e quali tecniche utilizzano per trovare le termiche più forti?
Questa è un'area particolarmente difficile da insegnare, poiché è quasi impossibile analizzare esattamente le decisioni che avvengono nella mente del pilota di successo nei momenti critici.
Mantenere una visione positiva
=> Essere positivi nel:
a) trovare la prossima termica e
b) nel pensare che si troverà una buona termica.
Questo aiuterà a evitare di entrare troppo presto in modalità "fifone" e a essere più selettivi nella scelta della prossima termica. Tuttavia, l'aspetto più importante del mantenere un atteggiamento positivo è mantenere un approccio sistematico nella ricerca delle termiche. Permette di evitate il "tergiversare", puntando direttamente alla prossima possibilità di risalita.
Tenere sempre a mente la cronologia dei 15-20 minuti precedenti
- dove si sono trovate le ultime termiche?
- sono state di forza simile a quelle precedenti?
- il paesaggio che si sta sorvolando sta cambiando?
- la meteo in avanti assomiglia a quella lasciata?
Siate sempre curiosi
- perché il cielo davanti sembra migliore o peggiore?
- da dove provengono esattamente le termiche migliori?
=> si tratta di linee di alberi, grandi campi arati o coltivati, foreste?
Queste informazioni aiuteranno a decidere dove tracciare la prossima rotta e a che velocità andarci:
- se il cielo davanti si sta gonfiando e le ultime due salite sono state da 5m/s, allora forse si spingere la barra in avanti,
- se il paesaggio davanti sembra diverso e il cielo si è "asciugato", allora si procede con maggiore cautela,
- se quanto fatto negli ultimi venti minuti non ha dato buone termiche, allora bisogna pensare a qualcosa di diverso. P.es. iniziando a cercare in luoghi precedentemente ignorati.

I processi di riflessione e di decisione devono essere continui
Non c'è tempo per "lasciarsi andare" quando si vola in cross-country. Probabilmente molti piloti non si rendono conto di quanto lavoro sia necessario per farlo bene.
I movimenti aggraziati dei nostri alianti nascondono l'elevato e continuo carico di lavoro che si svolge nel cockpit.
=> Essere rilassati è essenziale, ma questo non significa certo che la mente si sia fermata.
Rimanere rilassati favorisce una buona raccolta di informazioni ed evita decisioni affrettate, oltre a favorire la resistenza fisica e mentale.
Ora, dopo aver individuato una probabile area di ricerca, dove sono le termiche?
=> prestare attenzione all'ambiente esterno.
Osservare attentamente le nuvole
- dove sono le basi più solide?
- dove c'è attività alla base delle nuvole?
Se ci si trova molto alti, si potrebbero notare delle barbe che fuoriescono dalla base delle nuvole.
Se ci si trova più in basso, la luce può essere rifratta e apparire come un'area più chiara nella base delle nuvole quando la si osserva dal basso.
=> Quando si trova una buona salita, è necessario studiare con attenzione la nuvola sovrastante, mentre si sale, memorizzando la posizione rispetto alla nuvola.
Di solito questa zona/area rimane invariata per la maggior parte della giornata.

- e se non ci sono nuvole?
Di solito volare e sperare nella buona sorte non dà i migliori risultati, anche se ci sono giorni in cui funziona.
Cercare le irregolarità del terreno e notare la provenienza delle termiche.
Spesso si sottovaluta la distanza che una termica può percorrere durante il suo ciclo di vita, anche con una leggera brezza.
Da notare
Probabilmente il fattore più importante per riuscire a trovare buone salite è quello di utilizzare al meglio le "sensazioni" del nostro aliante.
La familiarità con il proprio aliante è fondamentale, così come la comprensione di base della struttura termica. Non è necessario che questa comprensione sia troppo tecnica, ma è utile sapere:
- qual è l'andamento tipico del flusso d'aria intorno a una termica e, cosa più importante,
- quale sarà il "feeling" e il sibilo del flusso d'aria attorno all'abitacolo.
=> La fascia che circonda una zona di salita appare morta e pesante. Man mano che ci si avvicina all'ascendenza si passa attraverso una zona turbolenta dovuta a un forte "shear" tra discendenza e ascendenza. Subito dopo, raggiungendo il flusso laminare principale del nucleo termico, si avverte un forte e regolare aumento dell'ascendenza . Il sibilo dell'aria in cabina diventa più tranquillo e i comandi sembreranno "mordere" e funzionare bene, perché il flusso d'aria su di essi è regolare e organizzato.

Ovviamente queste indicazioni si verificano solo se si riesce a volare direttamente al centro della termica, cosa che può accadere una volta all'anno!
Ciò che è veramente importante è riconoscere rapidamente dove in che zona ci si trova. Sappiamo tutti chesi virare verso l'ala che si solleva, ma a volte, se si lambisce solo la parte esterna di una termica, non si riesce a capire da che parte virare. Infine:
- non tenere la barra troppo stretta,
- non alzare il volume del vario in modo che sia impossibile sentire il flusso d'aria attorno all'abitacolo e
- guardate in alto e all'esterno.
Guardare, ascoltare e sentire. Non è facile e richiede un po' di tempo e dedizione, ma ogni sforzo sarà ricompensato.