E' un'espressione resa popolare dallo psicologo
Daniel Kahneman per descrivere il
fenomeno cognitivo secondo il quale il
cervello umano è cablato per credere che le informazioni che abbiamo siano tutte quelle rilevanti.
=> Ciò porta a
conclusioni affrettate, basate su
poche informazioni, senza approfondimenti per verificane la
veridicità.
NOTA - su questo principio si basa la diffusione di "fake news"
Questo diventa un
problema perché
si tende a non cercare ciò che non si vede e spiega quanto siamo irrazionali nel prendere decisioni e anche quanto poco ci importi.
E così nel volo a vela, man mano che si progredisce con l'esperienza, si osserva che il limite sta:
- nella visione del quadro generale di ciò che sta accadendo nell'atmosfera (o meglio)
- nel comprendere come si sta sviluppando la giornata.
Un'analisi pratica è illustrata nell'articolo (in inglese)
What you see is all there is (fonte, Weglide Magazine)