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Rivista VOLO A VELA n. 402

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Rivista volo a vela n402

SOMMARIO n. 402

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Qualche anno fa la commissione per la sicurezza della FFVP si è resa conto che era utile un preparazione supplementare del pilota di volo a vela su come abbandonare il proprio velivolo seguito dall'uso del paracadute di salvataggio.

Raccolti un certo numero di casi sull'argomento ha integrato poi una sintesi nel manuale di addestramento.

Round parachute

CARATTERISTICHE DEL PARACADUTE DI SALVATAGGIO

=> Il paracadute di salvataggio si differenzia dal paracadute sportivo, perché il suo design è progettato per aprirsi rapidamente (nell'ordine di 2 o 3 secondi). Non ha un sistema smorzante per ridurre lo shock dell'apertura della vela. Questa è quindi immediata e più violenta.
NOTA - un eventuale riutilizzo necessita una completa revisione da parte del produttore o di uno specialista autorizzato.

=>
Il paracadute di salvataggio ha un tasso di caduta di ca. 6 m/s, che non può essere ridotto tirando contemporaneamente le funi (come nel caso di un normale paracadute sportivo).
Tondo in origine, con un foro al vertice della calotta (foro apicale) per evacuare l'aria, è dotato di fenditure per far fuoriuscire l'aria verso l'esterno e potersi direzionare controvento in fase di atterraggio.
Le funi o i comandi (se presenti) utilizzati per il governo della direzionalità sono contrassegnati in rosso e devono essere utilizzati solo sul lato verso cui si desidera ruotare.

=>
Il paracadute di salvataggio è soggetto a limitazioni d'uso, quali:
- il peso del pilota (minimo e massimo) risultante in stabilità sulla verticale (effetto oscillazione),
- una quota minima consigliata di dispiegamento (ca. 150m),
- una manovrabilità (ad esempio: 360° in 8-10 secondi),
- una velocità di avanzamento (ca. 15 km/h),
- un tempo di apertura (2 a 3 secondi),
- una normale perdita di quota durante l'apertura (ca. 90 m) e
- una forza massima da esercitare sulla maniglia d'apertura (ca. 10 kg).

VERIFICHE PRE-VOLO
- la data dell'ultima ripiegamento,
- le condizioni generali dell'imbrago, delle cinghie e occhielli,
- la posizione degli spinotti,
- controllare la posizione della maniglia di apertura (nel suo alloggiamento, nel giusto senso) prima di salire sull'aliante, simulando una semplice presa della maniglia in modo istintivo.

Paracadute maniglia1

MOVIMENTI DI PREPARAZIONE A TERRA
=> Ogni aliante ha un senso di apertura della capottina, laterale o longitudinale. Nel momento dell'abbandono dell'aliante è importante essere consapevoli su una serie di operazioni da effettuare. Questi gesti dovrebbero essere ripetuti a terra tra i controlli pre-volo.

=>
Per gli alianti biposto deve essere rispettata la priorità di sgancio della capottina anteriore, evitando di ferire il co-pilota.

PROCEDURA d'EVACUAZIONE
=> Per gli alianti biposto, l'ordine di abbandono deve essere dichiarato dal pilota in comando (PIC), ma in caso di incapacità o di decisione tardiva, non è sbagliato usare il buon senso.

=>
La sequenza delle azioni è il seguente:
- sgancio della capottina,
- sgancio delle cinture di sicurezza,
- estrazione dal sedile
  reso magari difficile in funzione della corporatura del pilota e dalle forze centrifughe in atto:
    a) estrarre le gambe da sotto il cruscotto,
    b) portare i piedi sul sedile prima di saltare.
    NOTA - questa operazione è difficile da eseguire

=>
Evacuazione dalla cabina di pilotaggio
- lanciarsi a seconda delle circostanze e a scelta del pilota,
- tenere la mano sulla maniglia del paracadute (questo riflesso deve essere acquisito durante l'addestramento a terra).

=>
Azione sulla maniglia d'emergenza
- la direzione in cui tirare la maniglia deve essere stata identificata correttamente a terra in relazione alla guaina (o cavo Bowden).

POSIZIONE DURANTE LA DISCESA
La posizione più appropriata da assumere durante la discesa è semplice:
a) per la parte superiore del corpo:
- posizione raccolta, tirando verso di se testa e gomiti,
- curvando la schiena.

Atterraggio con paracadute

b) per la parte inferiore del corpo unita:
- gambe unite, leggermente piegate,
- ginocchia e piedi uniti,
- pianta dei piedi paralleli al suolo.

PROCEDURA DI ATTERRAGGIO
=> Posizionamento controvento:
- durante la discesa è facile valutare la deriva guardando il terreno.
- mettersi controvento per posarsi alla minima velocità.

Come già ricordato le funi, o i comandi se disponibili, segnati in rosso serviranno per ruotare controvento, tenendo presente che si gira di 30-35 gradi in circa 10 secondi e che il posizionamento deve essere completato circa 50 m prima del touchdown.

=> Al momento dell'atterraggio è indispensabile non piegare le gambe, ma rotolare di lato in modo da distribuire l'energia dell'impatto su tutto il corpo.
Questo movimento può essere esercitato a terra saltando p.es. da una sedia e lasciandosi cadere su un tappetino morbido.

Quick ejector snap
=> Quando ci si posa su uno specchio d'acqua, bisogna sganciare la cinghia pettorale prima del touchdown. Si dovranno poi sganciare i 2 moschettoni sulle cosce e liberarsi così dall'imbrago. Da notare che la calotta, una volta riempitasi d'acqua, affonderà tirando verso il fondo.

=>
Se nell'area di atterraggio sono presenti delle linee elettriche, è necessario evitarle utilizzando la direzionalità del paracadute.

E per concludere, non dimenticare mai che ciò che sembra semplice e ovvio a terra, in una situazione stress da emergenza può mutare in un blocco mentale.