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Rivista VOLO A VELA n. 402

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SOMMARIO n. 402

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L'ultima settimana di agosto ENAC ha reso disponibile online la bozza del regolamento "Regole dell'Aria Italia" (ed.4 rev.2)

RAIT creenshot bozza Regole Aria Italia ed4 rev2 del 2024 ENAC

Entro 30 giorni dalla pubblicazione (scad. 22 sett. 2024) è possibile inviare commenti utilizzando il modulo digitale predisposto sul loro sito:


RAIT screenshot bozza modulo per commenti


LE REGOLE DELL'ARIA E LA CIRCOLAZIONE AEREA

Come per la strada e per il mare, anche l’aria ha le sue regole di circolazione che stabiliscono come il pilota debba regolarsi nella condotta del volo.
Queste norme sono universalmente basate sugli standard raccolti dall’ICAO nell’Annesso 2 alla Convenzione di Chicago (Rules of the Air) e la loro trasposizione è ormai comune a tutta Europa.

A parte qualche aspetto squisitamente locale, ormai le regole dell’Aria sono uguali in tutta l’Unione europea.

Va tuttavia ricordato che nel cielo che sovrasta l’alto mare, le regole europee non valgono, ma valgono gli standard dell’Annesso 2 senza eccezione.


In sintesi abbiamo quindi:

a) Il Regolamento SERA (Standardised European Rules of the Air)
Il regolamento di esecuzione 923/2012, così come emendato da successivi atti, stabilisce le regole dell’aria in tutta l’Unione. Come molti altri regolamenti è conosciuto in tutta Europa con il suo soprannome, Regolamento SERA, dove SERA sta per Standardised European Rules of the Air.

In Italia il Regolamento SERA ha sostituito il regolamento ENAC regole dell’Aria a partire dall’8 dicembre 2014.

Il regolamento, essendo molto esteso e complesso, è stato realizzato e approvato in tre parti, dette A, B e C. le parti A e B sono state unificate e pubblicate come regolamento 923/2012.

La Parte C è stata invece approvata successivamente, nel luglio del 2016, con un regolamento apposito, il 1185/2016, detto appunto SERA Parte C.

Il regolamento SERA non si limita a trasporre nel nostro ordinamento giuridico gli standard dell’Annesso 2 ICAO, ma concentra in un unico testo anche quelle parti degli Annessi 3 (meteorologia Aeronautica) e 11 (Servizi di Traffico Aereo) che i piloti devono applicare quando volano.

Il lavoro di affinamento del regolamento SERA non è finito e continua con aggiornamenti che escono regolarmente, per recepire nuovi standard messi a punto dall’ICAO, correggere gli inevitabili errori scoperti nel corso dell’applicazione, trovare soluzioni regolamentari per tutte le nuove sfide che pone l’aviazione moderna.


b) Il regolamento Regole dell’Aria Italia (RAIT)
Il Regolamento SERA costituisce una struttura valida per tutta l’Unione europea, ma alcuni aspetti applicativi rimangono di pertinenza locale, sulla base del principio di sussidiarietà.
Come molti altri Stati Membri, l’ENAC ha inteso dare veste regolamentare compiuta agli aspetti locali emettendo un regolamento apposito, le Regole dell’Aria Italia (RAIT).

RAIT è proprio figlio del regolamento SERA, ed è organizzato proprio come questo. Ha le stesse divisioni, le stesse parti e, quando è stato ritenuto necessario complementare, supplementare o sostituire un articolo del regolamento SERA, è stato emesso un corrispondente requisito RAIT.

Il regolamento RAIT è comunque destinato a ridurre le proprie dimensioni a mano a mano che SERA diverrà più dettagliato ed esteso ad aree nelle quali la Commissione ed EASA stanno lavorando per trovare una normativa comune a livello unionale.

L'ENAC cura il costante aggiornamento del regolamento RAIT allo scopo di mantenerlo coerente con la Normativa europea ed evitare qualunque sovrapposizione o contrasto.


c) Classificazione dello spazio aereo
L’ICAO ha stabilito una classificazione dello spazio aereo sulla base di 7 classi:

Spazio Aereo Controllato: A, B, C, D, E (solo voli IFR)
Spazio Aereo Non Controllato: E (solo voli VFR), F, G

Queste classi di spazio aereo si differenziano per i servizi di traffico aereo forniti (servizio di controllo del traffico aereo, servizio informazioni volo, servizio consultivo del traffico aereo).

Ciascuno Stato ICAO ha il dovere di provvedere all’organizzazione del proprio spazio aereo con una struttura di rotte, aree terminali, zone di controllo, etc. progettate secondo standard globali.

Lo Stato provvede inoltre alla classificazione delle singole strutture di spazio aereo assegnando a ciascuno di essi una specifica classe.